Paolo Tofani, Saverio Tasca, Edoardo Piccolo partecipano all’operazione di Artis e Cramps Music partita da un omaggio a Demetrio Stratos e diventata una nuova ipotesi di musica d’insieme, un rito di evocazione sonora Musica Spontanea: l’avventura tra voce e suono di Alan Bedin

Alan Bedin. MUSICA SPONTANEA: Omaggio a Demetrio Stratos (Artis Records | Cramps Music)
 CD RTSCD0124 – LP RTSVN0124 ©&(P) 2024 Artis Records by Cramps Music srl
Ed. Musicali: Cramps Music srl

In questo dialogo musicale non faccio quasi mai uso di un linguaggio condizionato dalla logica (lettura asservita allo scritto). E nei casi in cui lo utilizzo è impossibile farmi capire. Ecco perché uso l’onomatopea: per convogliare il gesto nel suono. La materia e il corpo parlano tra loro e risuonano: l’uno eccita l’altro e viceversa in una forma di comunicazione tanto tecnologica, quanto primitiva. Esprimere le mie idee attraverso il materiale concreto è archetipo, origine (Alan Bedin)

ARTIS Records è lieta di presentare Musica Spontanea – Omaggio a Demetrio Stratos, il nuovo lavoro di Alan Bedin, trasversale compositore e interprete dedito al canto moderno contemporaneo, alla ricerca nella musica vocale sperimentale e nella poesia sonora. Musica Spontanea, che si connette direttamente agli esperimenti storici della Cramps di Gianni Sassi, è un’opera di Nuova Musica originariamente commissionata da un’etichetta giapponese come omaggio a Demetrio Stratos, ma successivamente il progetto si è evoluto in un autentico Manifesto grazie alla collaborazione con il sound designer Edoardo Piccolo. Il suono puro della voce, in un audace processo di registrazione orientato alla elaborazione innovativa del suono, si è integrato con una sintesi e una lavorazione elettronica, dando vita a un’esperienza senza precedenti.

Alan Bedin

Alan Bedin è passato dall’improvvisazione alla poesia sonora elaborata elettronicamente, fino a definire una “Nuova Musica” d’insieme dal respiro internazionale. Per un’operazione del genere, Alan ha coinvolto due giganti: Paolo Tofani, storica chitarra visionaria degli Area, e Saverio Tasca, vibrafonista di fama internazionale e membro storico degli Opus Avantra. Così ha preso forma Musica Spontanea, che ha trovato la sua collocazione ideale in Artis Records, label coordinata  dal compositore Alfredo Tisocco, sempre attenta al connubio tra Avanguardia e Tradizione e alla Musica Totale. L’album è pubblicato in vinile da collezione e cd jewel box, supporti ideali per godere del tassello finale: la copertina del vinile è un’opera dell’astrattista Roberto Floreani, artista dell’anno 2024, tratta dal suo progetto espositivo site-specific Soglie: Tempo del prima – Tempo del poi. Soglie visive, soglie musicali, soglie sonore per un’operazione totale. Mentre Filippo Florian, in un secondo momento, con le sue riprese miste muti-dimensionali ha firmato il bauletto del cd contenente una traccia fantasma non presente nella compilazione originale.

La “Stanza del Suono” allestita il 19-20-21 maggio 2024 presso ‘Aproblema’ Studio, Camposampiero, Padova

Per la realizzazione tecnica della registrazione presso l’Aproblema Studio di Camposampiero, Edoardo Piccolo ha allestito tre distinti ambienti acustici: una sala dedicata alla registrazione della voce, una riservata al vibrafono e alla trikanta veena, e una terza, la “stanza del suono”, caratterizzata da tre lastre disposte a semicerchio e una grancassa, sulle quali sono stati montati dei trasduttori. Questi ultimi sono diffusori a contatto che trasmettono le vibrazioni direttamente alle superfici su cui sono applicati. I materiali così perturbati diffondono il suono nella stanza non in modo lineare e puntiforme, come accade con i diffusori tradizionali, ma lungo tutta la loro superficie, secondo i propri modi di risonanza e in relazione alle caratteristiche fisiche del supporto — dimensioni, spessore, elasticità. L’elaborazione del suono è avvenuta in tempo reale durante la registrazione, influenzando direttamente l’esecuzione di Alan Bedin e degli altri musicisti. Sono state utilizzate numerose tecniche, dalle linee di ritardo lunghe a harmonizer e sequencer. La “stanza del suono” è stata virtualizzata per permettere una spazializzazione dinamica delle elaborazioni, tramite un panpot bidimensionale assegnato a ciascun canale. La percezione dello spazio acustico è stata ottenuta senza l’impiego di alcuna riverberazione artificiale.

Alan Bedin e Renzo Cresti nell’ambito della presentazione del libro di Renzo Cresti, ‘Sylvano Bussotti e l’opera geniale’ presso l’Antisalotto Culturale di Firenze

Come ha scritto lo storico della musica Renzo Cresti nella presentazione dell’opera, «I punti di riferimento principali al nuovo lavoro di Alan Bedin sono basati sul concetto di liberazione. Molte sarebbero le dinamiche da aggiungere, come quelle che fanno capo a John Cage, a Walter Marchetti, Juan Hidalgo (Gruppo Zaj), alla Cramps Records, al Gruppo Fluxus, all’elettronica incolta, a Paolo Castaldi (col suo solfeggio parlato), David Tudor, Alvin Lucier, Luigi Nono, alla performance improvvisativa, all’happening, alla musica indiana e a molto altro. Il tutto ben metabolizzato e incarnato, per fare un passo oltre. Musica spontanea più che un concetto è una prassi che vuol realizzare un approccio al suono diretto, immediato e impulsivo, che non parte da elementi pre-costituiti, come per esempio gli standard nel jazz, ma celebra il suono con una sorta di rito di evocazione».

ALAN BEDIN. Musica Spontanea

Lato A:

  1. Caronte – voce ingressiva 1° movimento
  2. Pendulum – voce perpetua
  3. Pulsionale – voce simpatetica
  4. My Mind – alāp
  5. Segmenti – prime incisioni su lastra

Lato B:

  1. CONES VIARION TA – poesia sonora
  2. LA PIETRA DEL MAESTRO – ricordando Pinuccio Sciola
  3. ZEPPELIN LZ-129 – Paroliberismo con partitura a fumetti
  4. SPONTANEUS – trikanta veena suite
  5. LE ANIME DI CARONTE – voce ingressiva 2° movimento

Alan Bedin: voce
Edoardo Piccolo: elaborazione del suono e sintesi
Paolo Tofani: Trikanta Veena acustica e sperimentale, elettronica
Saverio Tasca: vibrafono, percussioni
Roberto Floreani: copertina
Consulenza artistica: Alfredo Tisocco
Prefazione di Renzo Cresti
Coord. scientifico: Dott.ssa Giovanna Baracca
Coord. Artistico performativo: Lorenzo Pagliei

Da destra: Paolo Tofani, Edoardo Piccolo, Alan Bedin, Saverio Tasca
21 maggio 2024 @ ‘Aproblema’ Studio, Camposampiero, Padova